sabato 10 agosto 2013

Stelle cadenti


 
Mi chiamo Serena, ho 42 anni e sono una sognatrice.

Sono un’insegnante, adoro ridere e sono quasi sempre di buon umore.

Ho un marito, due figlie e due gatti.

Ho una casa con un piccolo giardino, un grande albero di limoni e tanti progetti nel cassetto.

Ho fatto tante scelte, ho percorso tante strade ed ho sbagliato tante volte.

Sono caduta spesso ma poi mi sono sempre rialzata.

Ho pianto spesso…ma forse ho riso molto di più.

Sono una creatrice di cose e di fatti e di solito il mio sguardo va oltre l’apparenza.

Non faccio voli pindarici, ma neppure cammino carponi!

I colori che ho amato da subito sono stati quelli primari, poi sono arrivati quelli secondari, complementari,...

Oggi adoro le sfumature di ogni singolo colore e tutte le tonalità di grigio: ti danno più facoltà di scelta.

Ho sempre eletto l’estate come la mia stagione del cuore: calda frizzante, scoppiettante.

 Oggi la mia stagione preferita è l’autunno, quando un sole strepitoso e dorato dona un’aura magica a tutto ciò con cui viene a contatto!

Ieri sarei voluta essere differente da quella che sono oggi!

 Ieri sarei voluta essere una artista!

Non una grande artista, non una di quelle che espone in grandi gallerie e le cui opere sono corredate da recensioni. No non parlo di quel genere di artista!

Mi sarebbe piaciuto essere un’artista di strada!
 

Mi sarebbe piaciuto esibirmi in piazze, in strade, lungo le vie.

Mi sarebbe piaciuto girare il mondo con un camper, uno zaino, un quaderno a quadretti per gli appunti, una biro nera e una scatola di colori.

Avrei intrecciato strade, vite di persone e perché no anche fili ricavandone grandi sciarponi e caldi calzini.

Avrei cucinato radici, frutti di stagione ed impastato focacce!

Avrei scritto pensieri, appuntato idee e scarabocchiato cose.

Avrei indossato strani cappelli  e abiti cuciti con le mie mani.

 

Avrei intrattenuto gente con la mia arte e con quello che al momento la vita mi ispirava!.

Non sarei stata di certo un giocoliere,
neppure una mangiatrice di fumo, non sarei stata una funambola e neppure una contorsionista.






 

E allora cosa avrei fatto?

Mi sarebbe piaciuto regalare sogni!
 

Avrei preso una grande valigia,
 
 vi avrei posto dentro tutti i sogni, tutti quelli che ogni singolo individuo possa immaginare, solamente pansare…. Li avrei mescolati per bene e li avrei regalati ai passanti!

Avrei visto così gente stupirsi…

Avrei visto così gente sorridere….

Avrei visto così gente rallentare il passo….

Poi invece un giorno di ieri, mentre progettavo questo mio domani, per caso, per una serie infinita di circostanze,….ho incontrato lui….

Ed è stato lui questa volta a regalarmi un sogno!

Oggi grazie a lui sono diventata quella che sono!

 Sono un’insegnante, adoro ridere e sono quasi sempre di buon umore.

Ho un marito, due figlie e due gatti.

Ho una casa con un piccolo giardino, un grande albero di limoni e tanti progetti nel cassetto.

Sono una creatrice di cose e di fatti e molto spesso il mio sguardo va oltre l’apparenza.

Non faccio voli pindarici, ma neppure cammino carponi!

Adoro le sfumature dei colori e tutte le tonalità di grigio.

Adoro l’autunno, quando un sole strepitoso e dorato dona un’aura magica a tutto ciò con cui viene a contatto!

Sono una artista!

Non una grande artista, non una di quelle che espone in grandi gallerie e le cui opere sono corredate da recensioni.

Giro il mondo con una Twingo ho una borsa dove dentro non manca mai un quaderno a quadretti per gli appunti, una biro nero e una scatola di colori e da poco anche una macchinetta fotografica!

Intreccio strade, vite di persone e anche fili ricavandone grandi sciarponi e caldi calzini.

Cucino radici, frutti di stagione ed impastato focacce!

Scrivo pensieri, appunto idee e scarabocchio cose.

Indosso strani cappelli  e abiti cuciti con le mie mani.

Intrattengo gente con la mia arte e con quello che al momento la vita mi ispira!.

Vivo di grandi sogni!

E grazie a lui i miei sogni continuano ad essere vivi, in parte si sono realizzati e in parte si realizzeranno!

Allora oggi vorrei essere io a fare un grande regalo a lui,  un regalo unico, strepitoso, originale!

Ebbene mi piacerebbe regalargli una grande borsa. Una di quelle enormi, una i quelle da cui puoi tirare fuori tutto quello che vuoi…
 







Mi piacerebbe ancora regalargli una lampada magica, una di quelle che ti metti lì la strofini, pensi intensamente ad un desiderio,… e questo in  un battibaleno si materializza.
Gli regalerei pure un pesciolino dorato…
di quelli capaci di guizzare e volare addirittura….







Infine mi piacerebbe regalargli un fagiolo magico, di quelli in grado di crescere, crescere e crescere fin su, sempre più su.



Poi gli regalerei ancora milioni di stelle cadenti…di quelli che tiri il naso in su e le vedi volare veloci lasciando dietro di loro una scia di polvere magica.
 

Sono tutte per noi le stelle di questa notte di San Lorenzo.

Sono tutte per te le cose magiche di questa vita.

Buon anniversario di matrimonio….amore mio!

Buona nottata di San Lorenzo a tutti voi!
 
Coppette al limone.
 
Questa ricetta è ripresa dal numero di luglio 2013 di Alice. Al Pan di Spagna ho sostituito però dei savoiardi ed ho aggiunto due strati di panna fresca.
Cosa occorre per fare.
Per la crema:
70 g di burro,
150g di zucchero
300 g di mascarpone
1 cucchiaino di maizena
2 uova
2 limoni
Per la bagna
40 g di zucchero,
80 g di limoncello 40 g di acqua,
1 limone
Come fare per fare.
In un pentolino preparare la crema sciogliendo il burro con lo zucchero il succo e la buccia grattugiata dei limoni.. A parte sbattere velocemente le uova con la maizena, unire al resto del composto e mescolare di continuo su di una fiamma bassa. Attendere fin quando la crema non rapprende.. Lasciare raffreddare e unire il mascarpone.
Per la bagna far sobbollire l’acqua con lo zucchero e il succo ci limone. Lasciare raffreddare e unire il limoncello.
Ora comporre il dolce alternando uno strato di savoiardi bagnati e uno strato di crema. E voilà le coppette sono pronte!

 
 

 

lunedì 5 agosto 2013

Viaggio alla ricerca di....e una torta di more!

Ogni viaggio è una grande scoperta!


Ci sono stati momenti della mia vita in cui non avevo assolutamente voglia di viaggiare. Non avevo voglia di fare ne grandi, ne piccoli viaggi. Ero già molto, troppo impegnata alla scoperta di me stessa.
Poi quando le acque si sono calmate e i cieli rasserenati mi sono rimessa in viaggio e ho scoperto che ogni viaggio ti porta sempre alla scoperta di nuove cose, nuovi luoghi, nuovi profumi, sapori... nuovi aspetti anche di te stessa e degli altri.
La vacanza in Trentino mi ha portata alla scoperta di nuovi paesaggi,
 nuovi colori, nuove atmosfere.
Ho scoperto fiori dalle molteplici sfumature,









orti che abili  mani di donne curano con amore e loro, gli orti, di rimando regalano  primizie deliziose.

















Ho scoperto finestre e balconi decorati e ostentati con orgoglio e competizione.



 Ho scoperto anche che Dio è più vicino in certi posti.













Ho percorso tanti sentieri, alcuni da sola,

















 altri in compagnia.






Ho scorto angoli mozzafiato,





laghi incantati,

castelli fiabeschi,

e soprattutto ho scoperto l'importanza dell'acqua.
Acqua che scorre libera,

 acqua imbrigliata in vecchi mulini.

 Acqua che sorre fredda, a volte freddissima ed è quasi impossibile resistere alle sue temperature.

Poi all'improvviso dietro ad un rumore assordante... ho visto delle cascate meravigliose.






Un arcobaleno nitido faceva da ponte su una di queste.

Allora veloce il mio pensiero è corso da lei: so da sempre che sotto un arcobaleno si nasconde una fatina! Melina! La mia Melina! Da quanto tempo non vi parlo di lei! Ed ora lei è lì. A pochi passi da me e... finalmente potrò rivederla.
 Corro veloce in boschi secolari, la cerco ovunque. Sopra. Sotto. Di qua. Di là!
Poi con la coda dell'occhio intravedo un qualcosa... di rosso...


Oh ma si è lei... ma di lei intravedo solamente la punta della sua mitica scarpetta rossa con la punta arricciolata! Poi come per magia scompare, come volatizzata nel nulla.
Va beh! Anche questa volta è andata così|! Ma non mi arrendo! Avrò altre occasioni per incontrarla ancora, altre occasioni per conoscerla meglio e di conoscere meglio anche me stessa!



TORTINA DI MORE!

Quando sono rientrata dalle vacanze ho preparato per lei questa tortina di more! Tutti i frutti di bosco mi ricordano la mia dolce Fatina ma le more sono quelle che più di lei rendono nitida l'immagine: frutti così dolci, così selvatici e perché no anche protetti da forti e fitte spine. La ricetta è quella di Marta Steward che io ho copiato passo passo dalla splendida Araba Felice sostituendo però alle fragole le mie adorate more!
Ottimaaaa! Da provare senza dubbio!

Questo post lo dedico con tutto il cuore a Margherita, una ragazza dolcissima che ci ha ospitato nella sua casa facendoci sentire come a casa nostra!

COSA OCCORRE PER FARE
85 g di burro
180 g di farina
1 cucchiaino e 1/2 di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di sale
1 uovo i9ntero
150 g di zucchero
125ml di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
300 g di more di bosco
2 cucchiai di zucchero per la copertura

COME FARE PER FARE
La vorare gli ingredienti gradatamente e per ultimo versare la farina e il lievito. Versare il contenuto in una teglia foderata e adagiarvi sopra le more. Spolverare con lo zucchero. Infornare in forno già caldo a 180° per 10 minuti, poi abbassare il forno fino a 160° e cuocere ancora per 45 minuti.