lunedì 3 dicembre 2012

Conservare

I tanti modi di conservare!

Vi sono mille modi per conservare……
Di questa vita si può conservare… tanto… non tutto, ma molto.
Si può scattare una fotografia ad esempio! Non occorre che questa sia a colori o in bianco e nero! Semplicemente si scatta e si immortala un momento, una frazione, un ricordo di vita!
Si può scrivere un verso, una poesia o semplicemente due righe ed a parole anche semplici descrivere uno stato d’animo, di quell’attimo, di quel periodo,di   quell’evento.


Si può dipingere un quadro con tinte più forti o meno forti, a pastello, ad olio ad acrilico… si può dipingere su carta su tela, sul muro… e lasciare ed imprimere un segno, uno stato d’animo un sentire!


Ognuno sceglie come conservare tratti di vita. Vi sono alcuni che non conservano affatto! Altri invece conservano troppo e per conservare si perdono lo scorrere veloce della vita.
Melina ad esempio ha un modo di conservare che le è stato trasmesso dalla mamma, che a sua volta ha appreso dalla nonna che tanto tempo fa aveva appreso dalla bisnonna, ottima alunna della trisavola.
Melina conserva odori sapori colori….
Ne fa  confetture, marmellate e sciroppi,…
Ripone in barattolini, bottiglie, vasetti.
Nella bella stagione raccoglie erbe ed erbette le fa essiccare e poi ripone in sacchetti di lino ricamati a mano.
Intreccia agli e cipolle. Ed ancora rossi pomodori e piccanti peperoni e li appende al sole per farli maturare ancora.
I chicchi di grano, di mais e di farro invece li porta al mulino per farne delle ottime farine.
I semi invece li ripone o in barattoli oppure in custodie di garza leggera per farli respirare ancora,.. e farli tornare a vivere una nuova vita nella stagione successiva.
E sempre, immancabilmente, ogni volta che Melina apre un barattolo, stappa una bottiglia, spalma, versa o spolvera,… sempre aromi, profumi ed odori riempiono l’aria e ti rapiscono e ti portano a ricordi passati, a momenti vissuti, alle stagioni trascorse, ai pomeriggi estivi e alle risa, alle rincorse tra i prati, alla fresca rugiada della mattina di giugno, alle stellate notti di agosto,…
E ti rammenti ricordi che pensavi scordati!

Ciambelle di pane ai semi di girasole!
La ricetta di oggi non è un dolce, stranamente!
Ma a melina piace pasticciare, impastare e cosa vi è di meglio che impastare del pane?
Lo fa scegliendo misture di farina ed impastando a mano sul vecchio tavolo di marmo.
Poi spesso inventa ricette nuove mettendo sempre qualcosa di suo.
Cosa serve per fare
½ kg di farina 00
½ kg di farina di grano duro
700 g di acqua
25 g di lievito di birra (un panetto fresco)
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
2  manciate di semi di girasole

Come fare per fare
Scegliere un grande contenitore di ceramica o di vetro dove verrà versata una mistura delle due farine mescolate per bene tra di loro. Ne verseremo ¾ del peso totale.
Sbricioliamo ora il dadino di lievito e aggiungiamo lentamente l’acqua leggermente calda e mescoliamo con un mestolo, mescoliamo, mescoliamo fino a far assorbire completamente la farina. A questo punto e solo ora aggiungiamo il sale e un cucchiaio di olio. Mescoliamo ancora e versiamo sul piano di lavoro spolverato con la restante farina . Lavoriamo ancora un poco e riponiamo l’impasto di nuovo nel contenitore ben unto con l’altro cucchiaio di olio. Coprire per bene con un panno pulito o pellicola e lasciar riposare finchè l’impasto non lievita per bene.
Una volta lievitato prelevarne delle piccole palline, ricavarne delle ciambelline e cospargere con semi di girasole. Infornare in forno già caldo a 250° per circa 20 minuti.
In questo caso non occorre lasciar freddare… lo si può mordere ancora caldo….e buon appetito!
 A proposito devo comunicare una notizia importante …. Ho vinto il mio primo premio!

Mi hanno conferito il premio Dardos !Ringrazio http://fantasyjewellery1.blogspot.it/  per avermelo assegnato! Il premio Dardos, cito testualmente : "è un riconoscimento creato dallo scrittore spagnolo Alberto Zambade nel 2008, per premiare i blog impegnati a trasmettere valori etici, culturali e letterari. Da allora il suo premio ha fatto il giro del mondo ed è arrivato fino a qui."

Ne vado fiera, molto fiera. E lo voglio condividere con tutte voi care amiche, con voi con cui condivido una fetta della mia vita a molti sconosciuta! Grazie Serena!


8 commenti:

  1. E melina è anche una fata biricchina perchè con il suo modo di raccontare ti ammalia e ti fa riflettere.Gli odori ,gli aromi come posto della memoria.Che bello!!
    E il pane ai semi di girasole me lo segno perchè mi incuriosisce!
    Grazie!
    Monica

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    1. Melina sa essere molto biricchina quando vuole! Il pane è molto buono e piace a grandi e piccini! Grazie e... a presto presto.

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  2. Concordo pienamente.. questa fatina è così dolce che non posso fare a meno di restare incantata dai suoi ricordi e tenerli vivi come cose assai preziose. Grazie, di cuore.. per questa meravigliosa ricetta e per i consigli utilissimi! Ti abbraccio cara.. forte.

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    1. Ely carissima è sempre un piacere averti nel mio blog, è bello leggere i tuoi pensieri e condividere con te pensieri e sentimenti. Ti abbraccio forte forte!

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  3. che belli e teneri i tuoi ricordi, è sempre bellissimo fermasi a leggerti; il pane ai semi di girasole lo voglio provare, un abbraccio

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  4. é sempre bello per me sapere che sei passata di qui e chee hai condiviso con me una emozione! Un abbraccio e a presto allora!

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  5. Melina, oltre a saper conservare, sa anche "fare"... e come lo fa bene!!!
    Ciambelline appetitose che non arriveranno al giorno dopo!
    Ciao, buona serata :))

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  6. Melina è Melina... ed è una gran golosona!
    A prestissimo

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