mercoledì 27 novembre 2013

...in letargo... lasciandovi una torta di frutta autunnale



Castagnola…saluta gli amici…
"Quanto tempo che non ci si vede! Ma che fine hai fatto?"
Castagnola, un giovane scoiattolo con una coda... meravigliosa. lunga, fulva e arricciolata  è un po' ... confuso, frastornato....
"Non so cosa mi stia accadendo, ma ho sempre sonno, ho sempre freddo, le mie giornate si stanno accorciando...."

"Anche le nostre di giornate si stanno accorciando, ma no per questo stiamo diventando sfuggenti come te!"
" Ho avuto molto da fare in questi giorni... raccogliere le ultime noci, nocciole, rendere la mia casa più calda  accogliente...Dicono che verrà tanto freddo... ma io ho già tanto freddo! Dicono che andrò in letargo! Non so cosa sia questo letargo di preciso... so solo che non ci vedremo per un po' di tempo! Un tempo ne troppo lungo ne troppo corto!"
"Allora te ne vai, ci abbandoni? Non sentirai la nostra mancanza?" Certo che la sentirò! Altro che. MA devo... non potrei sopravvivere altrimenti! Ma voi sarete sempre con me... sarete con me nei miei sogni   e poi quando a primavera mi risveglierò, correremo ancora insieme, faremo assieme progetti per il futuro... ci racconteremo sogni e  storie... ma voi aspettatemi... e la notte anche voi fate bei sogni! Ci incontreremo da quelle parti!"
 Sono nata in primavera io! E ogni anno in questo periodo comincio come Castagnola a prepararmi al letargo. Un ultimo sforzo per il Natale, e poi vai verso un lungo letargo... intanto però mi godo e vi lascio la ricetta di una crostata di frutta di stagione ... meravigliosa!

CROSTATA DI FRUTTA


Cosa occorre per fare.

Frolla

100 g di farina00

100 g di farina di castagne

100 g di farina di

1 uovo intero

2 tuorli

100 g di burro

50 ml d’oliva

150 g di zucchero

Crema

½ litro di latte

3 tuorli di uova freschissime

5 cucchiai di zucchero

3 cucchiai di farina


Frutta di stagione

Come fare per fare


Mescolare tra di loro le farine. Aggiungere il burro e lavorare fino ad ottenere un impasto sabbioso. Unire lo zucchero ed infine le uova. Amalgamare gli ingredienti e far riposare ora l’impasto per almeno 30 minuti.

Stendere l’impasto nella teglia ben imburrata e infarinata , punzecchialo e cuocere in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti.

Nel frattempo preparare la crema mescolando tra di loro le uova, lo zucchero ed infine la farina. Aggiungere del latte molto caldo e mettere tutti gli ingredienti in un pentolino, su di una fiamma molto bassa. Mescolare continuamente fin quando la crema non sarà pronta.

Una volta raffreddata la base di frolla stendervi sopra la crema anche essa fredda e adagiarvi sopra la crema della frutta di stagione ben lavato e/o sbucciata.

lunedì 25 novembre 2013

Torneo di calcetto.....

Pronti?... ai posti....VIAAAAAAA!!!!!!

La mia scuola è una scuola speciale!
Non si passa solamente il tempo tra i banchi.
 Neppure i professori se ne stanno sempre dietro le cattedre.
Ad esempio vedi oggi!
In una giornata dove un sole splendido e un cielo terzo facevano da cornice, è iniziato il Torneo di Calcetto che vede impegnate molte scuole della nostra città. Naturalmente anche noi!
Anzi direi noi siamo i veri protagonisti....
Ebbene questa mattina siamo arrivati al campo.

I palloni ancora erano relegati in una rete,
e il campo era vuoto.
 
 
 
 
Allora noi con estrema attenzione,
 





abbiamo annodato con cura le stringhe





 
Abbiamo aspettato che l'arbitro scendesse in campo....
 
e ordinatamente siamo entrati in campo.
 
 
E così la partita ha avuto inizio.
 
 tra azioni più coinvolgenti e altre meno,
 
 
tra palleggi e... passetti
 
Ci sono state anche punizioni che ci hanno molto preoccupato,
 
 
 ma soprattutto hanno preoccupato il portiere!
 
 
Intanto gli allenatori discutevano tra di loro
 
 
Anche i ragazzi in panchina aveva molto da dire,
 
 
...qualcuno più di altri era preoccupato.
 
 
Altri invece se stavano beatamente sdraiati sull'erba.
 
 
Tra il pubblico c'era chi faceva il tifo, ora per una, ora per l'altra squadra.
 
 
Abbiamo avuto anche uno special guest
 
 
...molto gradito.
E' andata così oggi...e presto ci saranno altre giornate come questa!
 Il torneo continua e a noi non resta che aspettare per vedere chi sarà il vincitore!
 
 
 
 
 
 




 

martedì 19 novembre 2013

Biscottini ...al cocco pronti in 5 minuti





Hai 5 minuti per me?

“Hai 5 minuti?”
“Per fare cosa?”
“No…solo 5 minuti…così per ascoltarmi un po’…”
“Cosa ti occorre?”
“Nulla!”
“Allora cosa ti è successo?”
“Niente! Ho solamente voglia di parlare un po’!”
“Sei in crisi? Hai qualche problema?”
“Perché dovrei? Scusa ma se uno ha voglia di parlare un po’ deve per forza di cose essere in crisi, avere qualche problema,… oppure aver bisogno di qualcosa?”
“Tu si… di solito… sempre!”
“Beviamoci una tisana… l’ho appena preparata.”
“Allora cosa volevi dirmi?”
Franck con lo sguardo distratto e senza troppo entusiasmo portò una tazza a di un colore arancio intenso alla bocca e fece una grossa sorsata. Subito allontanò la tazza “Ma è bollente!”


“L’ho fatta così calda così sarai costretto ad aspettare che si raffreddi per berla, e nel frattempo, avrai 5 minuti per ascoltarmi.”

Frank si mise seduto. Guardò questa volta pensieroso la tazza….gli ricordava qualcosa, non era nuova alla sua vista.

“… ma se non mi sbaglio, queste tazze risalgono alla nostra prima vacanza assieme? Si mi ricordo quando le comprammo in un mercatino dell’usato… ad attrarci furono i colori, poi guardandole bene ci piacquero anche le forme. All’epoca eravano squattrinati e potevamo permetterci solamente cose usate se volevamo qualcosa di grazioso. Le hai conservate per tutto questo tempo? Non ci posso credere!”
 

Vicino alle tazze, vi era anche un piattino con sopra disposti dei piccoli pasticcini. Ne prese uno o lo mangiò velocemente.”Ma è squisito …  biscotti al cocco con gocce di cioccolato fondente!”
 

“Lo so che sono i tuoi preferiti. Dovevo pur trovare una buona motivazione per farmi ascoltare da te.”

Frank si mise finalmente seduto, i lineamenti del suo viso si distesero e il tono della voce cambiò improvvisamente, non più ghiacciato e stridente, ma con un timbro pacato e avvolgente disse alla donna: “Scusami…raccontami di te. Un tempo mi piaceva così tanto ascoltarti….”
“Un tempo ti piacevano molte cose di me!”
“Sono molte le cose che ancora oggi mi piacciono di te! Ti prego raccontami ancora…”
“Niente… è che volevo dirti… una stupidaggine forse… ma mi piacerebbe condividerla con te…un ricordo…una emozione…”
“Sono tutto orecchie… racconta!”
“Allora hai visto quando l’altro giorno siamo andati nel bazar nel quartiere arabo per scegliere finalmente il tappeto?”
“A si quel benedetto tappeto di cui tanto abbiamo discusso, quello che tu non volevi assolutamente e per cui tanto ho dovuto insistere?”
“Si proprio di quello! Sai in casa mia da piccina non abbiamo mai avuto un tappeto. Non avevamo un tappeto nel salone, neppure nella camera della mamma e del papà e ancora non vi era un tappeto nella mia stanza. Al massimo avevamo uno zerbino all’entrata di casa…. quasi sempre spettinato e con peli cadenti.
Ebbene quando siamo entrati nel negozio di Bigiar… mi sono sentita subito strana. Non so come dirti… forse confusa. Strane sensazioni mi hanno accompagnato per tutto il pomeriggio…”
“Vuoi dirmi forse che non ti piace il tappeto che poi abbiamo scelto?”
“No assolutamente. Anzi mi piace moltissimo… è che strani pensieri e ricordi da quel momento hanno affollato la mia testa. Poi quando ieri finalmente ci hanno consegnato il nostro tappeto persiano… ho capito tutto, tutto finalmente mi è stato chiaro!”
“Ossia?”
“Ebbene mi sono subito distesa sul nostro tappeto… e ho ricordato! Da bimba  desideravo con tutta me stessa un tappeto… mi ci sarei seduta, mi sarei aggrappata forte forte alle frange e poi attraverso una finestra aperta avrei finalmente volato! Con volo radente avrei sorvolato città, volteggiato e curiosato sopra i nidi più alti, avrei attraversato nubi e sarei volata al di sopra di quelle cariche di pioggia  alla ricerca del sole. Mi sarebbe piaciuto in pochi istanti arrivare a casa dei nonni dall’altra parte dell’oceano per farmi regalare dal nonno una caramellina all’anice, oppure ancora andare a fare merenda con pane e cioccolato a casa dei miei cugini dall’altro capo della città. Ma non mi è stato possibile sai! Sono sicura che ci sarei riuscita, non prendermi per pazza, sono sicura che sarei riuscita a volare. Ma mia madre non possedeva tappeti.” 
“…continua…”
“Ne ho la certezza perché questo tappeto, il tappeto che Bigiar ci ha consegnato mi ha riportato alla mente un ricordo passato, una sensazione con il tempo dimenticata o affondata… ma la consapevolezza di oggi mi rende sicura finalmente, volo libera in questa mia vita… Frank finalmente sono in grado di volare!”
La tisana ora non era più bollente.
Franck portò la tazza alla bocca e ne bevve una grossa sorsata, ed intanto copiose lacrime rigavano il suo volto di nuovo indurito!


 

Volete assaggiare questi deliziosi biscotti al cocco!

Basta poco, sono facilissimi da fare… e sicuramente con questi riuscirete a catturare l’attenzione di qualcuno… almeno per 5 minuti!


Biscotti al cocco

 

Cosa serve per fare.

180 g di farina di cocco

120 g di zucchero a velo

2 albumi

50 g di gocce di ciocco fondente (facoltative)

Come fare per fare.

Mescolare in una ciotola tutti gli ingredienti. Con le mani formare delle palline. Adagiarle in una teglia ricoperta di carta forno ed infornare a forno già caldo per 10 minuti a 200°. E voilà i biscottini sono pronti!

 

sabato 16 novembre 2013

c'era una volta ...un soldatino di piombo.....


C’era una volta….



un castello di carta.
In questo castello vivevano tra gli altri, una ballerina di carta con un brillantino sul tutù




 e un soldatino di stagno senza una gamba.



Nacque un amore tra i due e ogni notte quando tutti gli abitanti della casa dormivano, i giocattoli finalmente prendevano vita e  il soldatino senza una gamba e la ballerina di carta iniziavano a ballare.

Ma un troll geloso mandò una maledizione ai due fidanzatini: ” Che il vostro amore non sia mai felice!”.

E la maledizione non tardò ad arrivare.

Un giorno per caso il soldatino di stagno cadde dal davanzale della casa. A trovarlo furono due bambini che vedendolo a terra lo presero e lo nominarono capitano di una barca di carta.



La barca venne ben presto messa in mare, ma non appena questa si allontanò, essendo di carta precipitò verso il fondo portando con sè il soldatino senza una gamba.



Mentre il soldatino precipitava verso gli abissi, fu mangiato da un grosso pesce.



Quel pesce di lì a pochi giorni fu pescato e portato in vendita al mercato. Acquistato, fu ben cucinato e ben servito nella tavola della stessa casa che ospitava il castello di carta.

 Era tornato a casa finalmente il povero soldatino e ben presto raggiunse il suo castello. Quando tutti andarono a dormire, al castello di carta fu indetta una grande festa. Ma la maledizione del vecchio troll non era ancora del tutto consumata. Scoppiò un incendio quella sera al castello e la ballerina cominciò lentamente a morire divorata dalle fiamme. Il soldatino con il cuore gonfio si gettò impavido tra le fiamme e lentamente cominciò a sciogliersi. Quando le fiamme si spensero, tra la cenere, fu ritrovato

un piccolo cuore di stagno vicino a  un brillantino annerito dal fuoco!



Con questo post partecipo al Contest di Bogomilla Hopp Kids “12 fiabe in cerca d’autore”.




Trovo questa iniziativa veramente interessante e stimolante, peccato essermi persa i primi due appuntamenti, ma meglio tardi che mai. Sono mie le foto (si vede, ho molto da imparare ma sto facendo un corso di fotografia!)

Sono mie creazioni la barchetta di carta (il rifarla mi ha portato indietro nel passato quando da piccola ne sfornavo decine al giorno). E' mia anche la ballerina di carta disegnata ad acquerello su  di una pagina ingiallita di un vecchio libro. E' ancora mio il cattivo pesce di stoffa ritagliato ricamato e cucito da me tutto con materiale di riciclo e utilizzato in precedenza insieme ad altri per decorare una tavola.

Infine è mio il cuoricino ...biscotto...dolce, friabile e bruno...un biscotto che racchiude in se tutte le caratteristiche del cuore di un vecchio soldatino di piombo senza una gamba!

Partecipiamo....






























































































domenica 10 novembre 2013

Ciambelline....contaminate....

CIAMBELLINE ....contaminate per VAty

Non potevo non farlo! Mi sarebbe dispiaciuto da morire... volevo esserci anche io.
Questa volta La ricetta è tutta farina del mio sacco. Si me la sono inventata. Ho preso spunto da una vecchia ricetta di biscottini e poi per adeguarla al contest ho cominciato a creare. Tutto quello che so della cucina , soprattutto riguardante l'argomento dolci lo devo a voi amiche di blog! A tutte voi! Ognuna ha saputo spiegarmi ed insegnarmi qualcosa riguardo abbinamenti, tecniche, dritte... ed ora anche io mi lancio! Ebbene questa ricetta è deliziosa! Almeno io la trovo così ed anche i miei tester! Provare per credere!


COSA SERVE PER FARE
125 g di farina di grano saraceno
125 g di farina 00
130 g di burro
20 g di zucchero di canna
una bella grattata di noce moscata
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 bustina di lievito chimico per dolci un pizzico di sale
1 cucchiaio di cognac
200 g di zucchero a velo per ripassarla una volta cotti e ancora tiepidi
50 g di cioccolato fondente di una tavoletta tagliuzzata grossolanamente.
Come fare per fare
Unire gli ingrediente uno alla volta seguendo la scaletta riportata nell'elenco. Ottenere un impasto consistente e far riposare in frigo per almeno mezza ora.
Formare ora delle ciambelline rustiche, ma io anche un cuoricino per il mio soldatino, ed infornare a 180 per circa 30 munuti. Sfornare e dopo poco ripassare le ciambelline per bene nello zucchero a velo per più di una volta. E voilà sono pronti!
 
Con questa ricetta partecipo al contest di Vaty

In questa ricetta vi sono parecchie contaminazioni e così una semplice ciambellina, di quelle ideali da inzuppare la mattina in una calda tazza di latte, viene contaminata da sapori e gusti di paesi lontani...
la NOCE MOSCATA, originaria delle Isole Moluche-Indonesia......
la CANNELLA originaria dello Sri Lanka, il COGNAC, distillato di origine francese e il GRANO SARACENO con le sue antiche origini Hymalayane....