“Hai 5 minuti?”
“Per fare cosa?”
“No…solo 5 minuti…così per ascoltarmi un po’…”
“Cosa ti occorre?”
“Nulla!”
“Allora cosa ti è successo?”
“Niente! Ho solamente voglia di parlare un po’!”
“Sei in crisi? Hai qualche problema?”
“Perché dovrei? Scusa ma se uno ha voglia di parlare un po’ deve per forza di cose essere in crisi, avere qualche problema,… oppure aver bisogno di qualcosa?”
“Tu si… di solito… sempre!”
“Beviamoci una tisana… l’ho appena preparata.”
“Allora cosa volevi dirmi?”
Franck con lo sguardo distratto e senza troppo entusiasmo portò una tazza a di un colore arancio intenso alla bocca e fece una grossa sorsata. Subito allontanò la tazza “Ma è bollente!”
“Per fare cosa?”
“No…solo 5 minuti…così per ascoltarmi un po’…”
“Cosa ti occorre?”
“Nulla!”
“Allora cosa ti è successo?”
“Niente! Ho solamente voglia di parlare un po’!”
“Sei in crisi? Hai qualche problema?”
“Perché dovrei? Scusa ma se uno ha voglia di parlare un po’ deve per forza di cose essere in crisi, avere qualche problema,… oppure aver bisogno di qualcosa?”
“Tu si… di solito… sempre!”
“Beviamoci una tisana… l’ho appena preparata.”
“Allora cosa volevi dirmi?”
Franck con lo sguardo distratto e senza troppo entusiasmo portò una tazza a di un colore arancio intenso alla bocca e fece una grossa sorsata. Subito allontanò la tazza “Ma è bollente!”
“L’ho fatta così
calda così sarai costretto ad aspettare che si raffreddi per berla, e nel
frattempo, avrai 5 minuti per ascoltarmi.”
Frank si mise
seduto. Guardò questa volta pensieroso la tazza….gli ricordava qualcosa, non
era nuova alla sua vista.
“… ma se non mi
sbaglio, queste tazze risalgono alla nostra prima vacanza assieme? Si mi
ricordo quando le comprammo in un mercatino dell’usato… ad attrarci furono i
colori, poi guardandole bene ci piacquero anche le forme. All’epoca eravano
squattrinati e potevamo permetterci solamente cose usate se volevamo qualcosa
di grazioso. Le hai conservate per tutto questo tempo? Non ci posso credere!”
Vicino alle tazze,
vi era anche un piattino con sopra disposti dei piccoli pasticcini. Ne prese
uno o lo mangiò velocemente.”Ma è squisito … biscotti al cocco con gocce di
cioccolato fondente!”
“Lo so che sono i tuoi
preferiti. Dovevo pur trovare una buona motivazione per farmi ascoltare da te.”
Frank si mise
finalmente seduto, i lineamenti del suo viso si distesero e il tono della voce
cambiò improvvisamente, non più ghiacciato e stridente, ma con un timbro pacato
e avvolgente disse alla donna: “Scusami…raccontami di te. Un tempo mi piaceva
così tanto ascoltarti….”
“Un tempo ti piacevano molte cose di me!”
“Sono molte le cose che ancora oggi mi piacciono di te! Ti prego raccontami ancora…”
“Niente… è che volevo dirti… una stupidaggine forse… ma mi piacerebbe condividerla con te…un ricordo…una emozione…”
“Sono tutto orecchie… racconta!”
“Allora hai visto quando l’altro giorno siamo andati nel bazar nel quartiere arabo per scegliere finalmente il tappeto?”
“A si quel benedetto tappeto di cui tanto abbiamo discusso, quello che tu non volevi assolutamente e per cui tanto ho dovuto insistere?”
“Si proprio di quello! Sai in casa mia da piccina non abbiamo mai avuto un tappeto. Non avevamo un tappeto nel salone, neppure nella camera della mamma e del papà e ancora non vi era un tappeto nella mia stanza. Al massimo avevamo uno zerbino all’entrata di casa…. quasi sempre spettinato e con peli cadenti.
Ebbene quando siamo entrati nel negozio di Bigiar… mi sono sentita subito strana. Non so come dirti… forse confusa. Strane sensazioni mi hanno accompagnato per tutto il pomeriggio…”
“Un tempo ti piacevano molte cose di me!”
“Sono molte le cose che ancora oggi mi piacciono di te! Ti prego raccontami ancora…”
“Niente… è che volevo dirti… una stupidaggine forse… ma mi piacerebbe condividerla con te…un ricordo…una emozione…”
“Sono tutto orecchie… racconta!”
“Allora hai visto quando l’altro giorno siamo andati nel bazar nel quartiere arabo per scegliere finalmente il tappeto?”
“A si quel benedetto tappeto di cui tanto abbiamo discusso, quello che tu non volevi assolutamente e per cui tanto ho dovuto insistere?”
“Si proprio di quello! Sai in casa mia da piccina non abbiamo mai avuto un tappeto. Non avevamo un tappeto nel salone, neppure nella camera della mamma e del papà e ancora non vi era un tappeto nella mia stanza. Al massimo avevamo uno zerbino all’entrata di casa…. quasi sempre spettinato e con peli cadenti.
Ebbene quando siamo entrati nel negozio di Bigiar… mi sono sentita subito strana. Non so come dirti… forse confusa. Strane sensazioni mi hanno accompagnato per tutto il pomeriggio…”
“Vuoi dirmi forse
che non ti piace il tappeto che poi abbiamo scelto?”
“No assolutamente. Anzi mi piace moltissimo… è che strani pensieri e ricordi da quel momento hanno affollato la mia testa. Poi quando ieri finalmente ci hanno consegnato il nostro tappeto persiano… ho capito tutto, tutto finalmente mi è stato chiaro!”
“Ossia?”
“Ebbene mi sono subito distesa sul nostro tappeto… e ho ricordato! Da bimba desideravo con tutta me stessa un tappeto… mi ci sarei seduta, mi sarei aggrappata forte forte alle frange e poi attraverso una finestra aperta avrei finalmente volato! Con volo radente avrei sorvolato città, volteggiato e curiosato sopra i nidi più alti, avrei attraversato nubi e sarei volata al di sopra di quelle cariche di pioggia alla ricerca del sole. Mi sarebbe piaciuto in pochi istanti arrivare a casa dei nonni dall’altra parte dell’oceano per farmi regalare dal nonno una caramellina all’anice, oppure ancora andare a fare merenda con pane e cioccolato a casa dei miei cugini dall’altro capo della città. Ma non mi è stato possibile sai! Sono sicura che ci sarei riuscita, non prendermi per pazza, sono sicura che sarei riuscita a volare. Ma mia madre non possedeva tappeti.”
“No assolutamente. Anzi mi piace moltissimo… è che strani pensieri e ricordi da quel momento hanno affollato la mia testa. Poi quando ieri finalmente ci hanno consegnato il nostro tappeto persiano… ho capito tutto, tutto finalmente mi è stato chiaro!”
“Ossia?”
“Ebbene mi sono subito distesa sul nostro tappeto… e ho ricordato! Da bimba desideravo con tutta me stessa un tappeto… mi ci sarei seduta, mi sarei aggrappata forte forte alle frange e poi attraverso una finestra aperta avrei finalmente volato! Con volo radente avrei sorvolato città, volteggiato e curiosato sopra i nidi più alti, avrei attraversato nubi e sarei volata al di sopra di quelle cariche di pioggia alla ricerca del sole. Mi sarebbe piaciuto in pochi istanti arrivare a casa dei nonni dall’altra parte dell’oceano per farmi regalare dal nonno una caramellina all’anice, oppure ancora andare a fare merenda con pane e cioccolato a casa dei miei cugini dall’altro capo della città. Ma non mi è stato possibile sai! Sono sicura che ci sarei riuscita, non prendermi per pazza, sono sicura che sarei riuscita a volare. Ma mia madre non possedeva tappeti.”
“…continua…”
“Ne ho la certezza perché questo tappeto, il tappeto che Bigiar ci ha consegnato mi ha riportato alla mente un ricordo passato, una sensazione con il tempo dimenticata o affondata… ma la consapevolezza di oggi mi rende sicura finalmente, volo libera in questa mia vita… Frank finalmente sono in grado di volare!”
La tisana ora non era più bollente.
Franck portò la tazza alla bocca e ne bevve una grossa sorsata, ed intanto copiose lacrime rigavano il suo volto di nuovo indurito!
“Ne ho la certezza perché questo tappeto, il tappeto che Bigiar ci ha consegnato mi ha riportato alla mente un ricordo passato, una sensazione con il tempo dimenticata o affondata… ma la consapevolezza di oggi mi rende sicura finalmente, volo libera in questa mia vita… Frank finalmente sono in grado di volare!”
La tisana ora non era più bollente.
Franck portò la tazza alla bocca e ne bevve una grossa sorsata, ed intanto copiose lacrime rigavano il suo volto di nuovo indurito!
Volete assaggiare
questi deliziosi biscotti al cocco!
Basta poco, sono
facilissimi da fare… e sicuramente con questi riuscirete a catturare
l’attenzione di qualcuno… almeno per 5 minuti!
Biscotti al cocco
Biscotti al cocco
Cosa serve
per fare.
180 g di farina di
cocco
120 g di zucchero a
velo
2 albumi
50 g di gocce di
ciocco fondente (facoltative)
Come fare
per fare.
Mescolare in una
ciotola tutti gli ingredienti. Con le mani formare delle palline. Adagiarle in
una teglia ricoperta di carta forno ed infornare a forno già caldo per 10
minuti a 200°. E voilà i biscottini sono pronti!
Ciao Serena, che bella presentazione per questi tuoi buonissimi dolcetti al cocco!sai che mi hai dato una buonissima idea da fare per il compleanno di mio figlio?
RispondiEliminala tisana perfetta con questi biscottini!!!!!! ti auguro una buona notte....ti abbraccio simona
Ciao dolcissima..mi affascinan sempre i tuoi post e le tue storie!^_^..questi biscottini sembrano golosissimi..sicuramente proverò la ricetta!!!!!!!!!!!^_*Un bacione grandissimo....
RispondiEliminaDeliziosi questi biscottini... se ti va di partecipare è in atto la mia rubrica improvvisata: http://lamiacucinaimprovvisata.blogspot.it/2013/10/il-vincitore-di-settembre-e-la-mia.html, questa ricetta è proprio adatta, ti aspetto... a presto, Martina
RispondiEliminaChe bel racconto Serena, giá, per un'anima libera non occorrono tappeti magici per volare al di sopra delle nubi nere....cosa che ti auguro di cuore.....
RispondiEliminaI tuoi biscottini sono deliziosi! Un abbraccio
Ciao Serena, bellissima storia e bellissima ricetta, io adoro cocco e cioccolata. Speriamo solo che il tappeto sia abbastanza largo per due!
RispondiEliminaFantasy Jewellery
Bel post! Io li faccio i pasticcini al cocco, ma con una ricetta diversa, questa è più semplice e la proverò!!
RispondiEliminami piace moltissimo il tuo blog, davvero. Ogni volta che vengo qui mi perdo. Ti aspetto.
RispondiEliminama che buoni questi dolcetti al cocco.... li faccio spesso anche io .... ti auguro una bellissima giornata.
RispondiEliminaArrivo da un altro blog....(o da un altro tempo!!???)...boh?...comunque sono qui...e niente accade per caso...
RispondiEliminaMi sono bloccata qui...e ho "riconosciuto" delle parole...dei pensieri...
Ti accade mai? Ecco volevo dirti solo questo...
Sono felice di essere qui e di essere "ritornata"...
Ops...sono Lucia... ^_^
Un abbraccio
http://ilbrucofurci.blogspot.com