Racconta la storia che la ballerina russa Anna Pavlova si recò in Nuova Zelanda nell’ormai lontano 1926 per una turneè. Mai prima di allora il paese aveva visto una ballerina tanto brava. Mai prima di allora tanta grazia si era esibita sul palco del paese. E mentre si librava eterea nell’aria, gli strati impalpabili del suo tutù, si muovevano come possono muoversi le ali di una farfalla. Volava Anna Pavlova su quel palco, e roteava e piroettava sulle punte delle sue scarpette. Di tanto in tanto qualche piuma svolazzava e atterrava poi lievemente sul palco. Il pubblico ne rimase folgorato, la in estasi, senza parole. Berth Sachse rimase più folgorato di tutti gli altri. Lui semplice pasticcere non ebbe parole per definire tale grazia, leggiadria, perfezione. Berth era il pasticcere dell’Hotel dove alloggiava la ballerina con tutta la troup, ed ogni giorno, per tutti i giorni del soggiorno di Anna in Nuova Zelanda, preparò per lei un dolce differente.
Poi lei partì, per altre mete, per altre turnèè, per deliziare altri spettatori. Non vi fu giorno avvenire in cui Berth non pensò alla ballerina…. Cinque anni dopo arrivò la notizia che Anna Pavlova era morta. Allora l’umile pasticcere si chiuse disperato nella sua cucina e in preda all’angoscia, al dolore, alla disperazione cominciò ad unire e amalgamare ingredienti tra di loro. Ed intanto il suo cuore, la sua mente erano rivolti a lei, a quella ballerina che qualche anno prima lo aveva ammaliato, a quella ballerina che aveva donato al suo pubblico senza alcuna riserba grazia, perfezione , bellezza. Provò e riprovò e alla fine sforno una torta alla cui base vi era una grande e morbidissima meringa bianca, così come lo era il tutù della ballerina, vi adagiò sopra dei dolci fiocchi di panna, che avvolsero la meringa lievemente come avevano fatto le piume cadendo qua e là. E poi sopra frutta fresca...
Io sono curioso/a e Tu? Partecipa con me a "Cucinando Curiosando"!
Io sono curioso/a e Tu? Partecipa con me a "Cucinando Curiosando"!
Questa torta è la preferita della nostra famiglia è delicatissima e la si può preparare a seconda della stagione con frutti differenti. È una torta amata tantissimo anche dai celiaci e da chi è vittima di varie intolleranze in quanto completamente prima di glutine.
Dedico questa torta a mia figlia Alice, la ballerina di casa, che quando indossa il suo bianco tutù , ogni volta mi strappa una lacrima.
Cosa serve per farePer la meringa
120 g di albumi (circa quattro)
pizzico di sale
225 g di zucchero
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
1 cucchiaino di amido di mais
Copertura
250 ml di panna fresca da montare
due cucchiai di zucchero
frutta fresca di stagione
Come fare per fare
Con le fruste elettrice montare gli albumi con un pizzico di sale, aggiungere metà dello zucchero e continuare a montare, continuare ad aggiungere lo zucchero fino all'esaurimento ed infine aggiungere amido e aceto. Mettere della carta forno su di una placca, versare la meringa scavandola un pò al centro ed infornare a 120° per una ora e mezza. Sfornare, raffreddare e cospargere con panna montata e zuccherata e decorare con frutta. Io l'ho decorata con chicchi di melagrana.
Ummm me ne mangerei una fetta......
Con questa ricetta partecipo al contest:
http://colorsandfood.blogspot.it/2013/01/primo-appuntamento-bianco-e-un-tocco-di.html
http://radicidizenzero.blogspot.it/2012/11/cucinando-curiosando.html
http://lamponietulipani.blogspot.it/2012/12/quel-tocco-in-piu-e-un-contest.html
Dolcissima.. una storia tenera quanto triste; profonda quanto toccante. Pare di poter sentire tra le parole un flebile suono di violino..
RispondiEliminaUna torta stupenda, piena di poesia: porta con se i volteggi di una ballerina e la morbidezza di una nuvola. Per tanti anni ho fatto danza e l'amo ancora con tutto il mio cuore.. pertanto dai un bacione alla tua danzatrice e ricordale sempre che fiore bellissimo è. Grazie, amica mia.. grazie per queste emozioni :) TVB
Il mio fiore è meraviglioso lo so ma sapessi quano è fragile!!!!Ed io ogni giorno cerco di darle, di isegnarle,... di trasmetterle.. così magari quando sarà più grande... forse riuscirà ad affrontare meglio la giungla del nostro mondo!!! Anche io TVB tantissimo!!!
EliminaOps le ho fatto leggere il tuo messaggio sai lei ti conosce, conosce le tue storie e ti adora... ed è lusingata del messaggio che le hai dedicato!
Bellissima la storia e bellissima la torta, complimenti!
RispondiEliminaCara beatrice prima di tutto grazie per la visita e grazie anche... per i complimenti.... a prestissimo allora!
EliminaCiao Serena...adoro la Pavlova, l'ho mangiata per la prima volta 4 anni fa...preparata da una mia amica australiana, è una torta molto raffinata e delicata. la tua versione è originale e la storia è molto affascinante e avvincente...mi piace, complimenti vivissimi!
RispondiEliminaInserisco subito la ricetta nella mia rubrica...non dimenticare di farti votare sulla mia pagina facebook!
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.174042999409128.60724.107575629389199&type=1
Grazie infinite e buona serata!
Un bacio
Paola
Cara paola grazie di tutto! Vedrai che a quanto prima provvederò ad inserirmi su facebook al momento un bacio un abbraccio e ... a presto!
EliminaSiiii! Ci speravo proprio, in una pavlova come questa, è bellissima!
RispondiEliminaE poi hai scritto un post molto bello e commovente, il dolce non l'ho mai assaggiato e l'unica volta che ho provato a farlo mi pareva non cuocesse mai. Alla fine dopo due ore era marroncina... ma come dev'essere all'interno? Morbida oppure secca come le meringhe classiche?
Grazie, un abbraccio!
Grazie mille per i complimenti... Ti ripeto noi tutti AMIAMO la paplova... e ti devo dire che in questa versione con la melagrana è davvero speciale!!! Una vera pavlova è senza dubbio morbida al suo inrno.. ma non collosa, e ti assicuro che segui le istruzione ti verrà perfetta, comunque la torta della foto è fatta con una doppia dose... e quindi una teglia di 28 cm è molto importante anche la dimensione della teglia. Grazie mille della visita e a presto!
Eliminaconoscevo la storia di questa ballerina, ma la pavlova non cessa mai di stupirmi! Un dolce delicato eppure così raffinato; leggero e sempre gradito.
RispondiEliminaBella la tua versione "colorata" con la melagrana...
Un abbraccio e buona serata :))
Cara Fausta sei sempre così carina.... e anche una buon gustaia a quanto posso vedere.... allora un abbraccio forte forte e a presto!
RispondiEliminaCiao cara Serena, amo la pavlova, ne ho diverse nel mio blog ed ogni volta mi conquista cosi come la sua storia e la tua meravigliosa versione!! Baci, Imma
RispondiEliminaGrazie Imma, grazie di cuore... non avevo mai sbirciato tra le tue pavlove, ma conosco benissimo i tuoi cheese cake... li adoro! Un abbraccio forte forte e a presto!
EliminaMa che storia stupenda, Serena, mi hai commossa!!! E che delizia deve essere!
RispondiEliminaUmmmmm magari te ne offro una fetta!!!Che ne pensi?
RispondiEliminacom'è bella ed elegante questa pavlova! e hai fatto bene a raccontare questa storia, è sempre bella! sono contenta che hai provato le girelle, allora non puoi non provare i croissant, sono ancora meglio! bisogna avere pazienza, tutto qua! fammi sapere, io invece voglio provare le caramelline qui sotto, golosa io...come le tue amiche ;)
RispondiEliminacARA aRIA SICURAMENTE QUESTO FINE SETTIMANA MI METTERò ALA PROVA!!! iL CRITICO? mIA FIGLIA CARLOTTA CHE OGNI MATTINA MANGIA UN CROISSANT MA SE MANGEREBBE BEN DUE!!! a PROPOSITO SAI COME LI CHIAMANO NELLA NOSTRA ZONA? cORNETTI!!!!
RispondiElimina